WELCOME TO EQUALY
di Laura Gramuglia
Lo ricordiamo spesso tra queste pagine: la pandemia ha reso il lavoro delle artiste ancora più invisibile. Se c’è una cosa che la quarantena ha riportato in superficie, è che sono ancora le donne a occuparsi della cura dei figli, dei parenti più prossimi e della casa. Eppure, quando la nostra vita è migrata quasi interamente online, il dibattito ha interessato il linguaggio e con piacere abbiamo iniziato a dialogare intorno a temi come inclusività, schwa, gender gap…
È bastato però tornare timidamente in presenza per accorgersi che alle promesse non sono corrisposti i fatti, ad esempio nella presenza di musiciste sui cartelloni estivi. La solita annosa questione: sono gli organizzatori che non le invitano? Oppure sono le donne a non sentirsi sufficientemente preparate all’accoglienza di taluni palchi? Come ricorda spesso Tracey Thorn “È un circolo vizioso, il modo in cui gli uomini e la loro musica riescono a mettere in soggezione. Più ti ritrovi sempre nella minoranza, più ti senti un pesce fuor d’acqua.”
Consapevoli che la strada per arrivare a una rappresentanza equa sui palchi del nostro paese è ancora lunga e accidentata, ciò che ci si aspettava quest’estate, era probabilmente uno sforzo in più. Ennesima occasione mancata o soltanto una nuova testimonianza di quanto sia necessario tutelarsi, fare rete e continuare a segnalare l’elefante sotto al tappeto che pare continui a passare inosservato. Fortunatamente l’estate ha tenuto a battesimo anche una nascita importante, parliamo di Equaly, community germogliata dall’esigenza di raggiungere al più presto una parità di genere nel music business italiano.
Equaly nasce dall’incontro di cantautrici, interpreti, musiciste, producer, foniche, tour manager, direttrici di produzione, addette stampa, promoter, a&r, legal, product manager, licensing manager che, dal 2018, hanno iniziato a confrontarsi, scambiarsi idee, annunci di lavoro, consigli sulla pagina Facebook di Shesaid.So.Italy. Da quell’esperienza, le moderatrici della pagina e della rete italiana hanno iniziato a maturare l’idea di un lavoro più in linea con le esigenze delle lavoratrici della nostra industria. È nato quindi un nuovo spazio sano e sicuro in cui le donne e le persone che si identificano nei generi sottorappresentati possono sentirsi liberə di esprimersi, fare squadra e lavorare fianco a fianco per aumentare il grado di consapevolezza intorno al divario di genere e favorire il confronto e la crescita sulla strada del cambiamento.
L’obiettivo è decostruire gli stereotipi di genere, creare consapevolezza, fornire modelli positivi, offrire formazione continua, fare rete e dare risalto alle donne e alle minoranze di genere che stanno facendo o potranno fare la differenza nell’industria della musica. E gli uomini? Che ruolo hanno in tutto questo? “Siamo convinte che il raggiungimento della parità all’interno del settore (e non solo) passi anche dal contributo degli uomini e dalla loro presa di coscienza dello stato di sbilanciamento. Crediamo che il superamento di tutti gli aspetti legati al sessismo sia cruciale anche per l’emancipazione del genere maschile. Tutte le nostre attività sono volte al raggiungimento degli obiettivi del nostro manifesto: dalle consulenze, all’attività di formazione, ai programmi di mentoring, a tutto quello che può essere utile alla nostra community e alle persone che gravitano attorno ad essa.”
Per saperne di più, scoprire il manifesto e aderire a una partecipazione attiva è online il sito: www.equaly.it
ROCKET GIRLS #11 | WELCOME TO EQUALY
La Playlist che accompagna l’articolo è una selezione di Laura “Rocket Girls“
Crediti:
L’immagine è: Celeste Wallaert
Potete acquistare il libro di Laura cliccando sul link: Rocket Girls – Fabbri Editor