ANDATA E RITORNELLO
di Michele Neri
Questa rubrica è un viaggio, anzi più viaggi. Perché si va avanti e indietro più volte in un album prima di parlarne, ecco spiegato il titolo scherzoso.
Il viaggio è guardare dal finestrino l’orizzonte coi suoi confini sfumati dal movimento, è fermarsi ad ammirare un tramonto e lasciare entrare le emozioni, è passeggiare nel centro storico seguendo, come fossero sassolini di una fiaba, i segnali che l’artista ci ha voluto lasciare per seguirla nel suo cammino, nel suo itinerario. Perché l’artista è sempre in viaggio da sola. Da sola ma con la voglia irresistibile di condividere il suo percorso. Di farsi raggiungere.
Elisa Erin Bonomo
SINUSOIDE
Dischi Soviet Studio, 2021
Sono ormai passati quindici anni dall’esordio di Elisa Bonomo (ma da sempre c’è anche il nomignolo Erin). Un extended play venato di folk intitolato Once In A Blue Moon. In mezzo due autoproduzioni con La Cantina dei Bardi, sempre in Ep, un azzeccato album da solista, Antifragile e la bella partecipazione al progetto Women Against Violence.
Oggi si compie la piena maturazione artistica di Elisa con un album molto riuscito, caparbiemente voluto, prodotto e arrangiato assieme a Stefano Pivato. È probabile che questo disco rappresenti perfettamente l’attuale visione artistica di Elisa Bonomo che nelle dodici tracce suona una grande quantità di strumenti: la chitarra (acustica ed elettrica), percussioni varie, basso, sitar e piano Fender.
Ciclicamente apre il disco e appare subito chiaro che la proposta di Elisa si orienta verso un rock anche energico a tratti ma mai privo di una sensualità e di un afflato melodico che lo rende molto godibile anche se vedremo che non è proprio così con diverse ballate a prendersi la scena. La ritmica di Ciclicamente è incalzante (Davide Eulogi alla batteria e Stefano Pivato al basso e synth) e supporta bene l’elettrica della cantautrice veneta. La formula si ripete con Maleducata che un po’ si rifà al miglior Vasco. Non sono innocente è tra le cose più belle di un album comunque tutto su livelli alti e tira fuori il lato sensuale ed erotico di Bonomo. Il testo si spinge avanti e azzarda senza mai perdere il suo aspetto cinematografico, facendo facilmente visualizzare l’incontro di due corpi e l’esplosione dei sensi. Particolare l’intervento sul finale di Duccio De Rossi con tromba e flicorno. La nervosa La tua faccia precede la delicata e intensa Maledetta me che a metà si apre su un ritornello decisamente intrigante. L’attenzione (e la tensione narrativa) rimane alta con Vivere comunque con Elisa all’elettrica e al basso e Pivato alla programmazione e all’elettronica.
Suoni sintetici delicati e percussioni etniche e soffuse sono i protagonisti di Tempesta, brano “circolare” che ci porta alla bellissima Nuvola, brano uscito anche su singolo che vede l’intervento vocale di Chiara Vidonis, della pianista Licia Missori e del chitarrista Claudio Russo. Davvero un bel pezzo. Un carillon e le chitarre acustiche di Bonomo e Pivato introducono la dolce Grandi mai, ballata che si impone come una delle cose più belle dell’intero lavoro. Un pop davvero raffinato con uno straniante ma efficace coretto centrale.
Cambio netto di atmosfera con Altrove con Elisa impegnata al piano Fender e al sitar. Sonorità che donano al brano un panorama lontano che sa di Africa e di tramonto, complice anche il djiembè di Cristian Bagattin e la sempre azzeccata programmazione di Pivato.
La chiusura è affidata a due piccole perle, Come dirti con uno Stefano Pivato in grande spolvero, Annamaria Moro al violoncello e Giovanni Rados al violino. Elisa Bonomo si occupa dell’acustica e offre un’altra bella prova vocale coi suoi cori e i suoi controcanti, presenti un po’ in tutto l’album. Con Mille splendidi soli si chiude il cerchio, un bano che recupera un po’ della grinta iniziale. Qui sono soli Elisa e Stefano con sintetizzatori, elettronica e percussioni e il risultato è ancora una volta affascinante. Qui si conferma che Elisa Bonomo ha la capacità di proporre diverse atmosfere musicali senza che ci sia il minimo calo di tensione nelle sue canzoni. Non ci sono infatti momenti deboli in questo album e si passa da rock più granitici a ballate intense fino ad arrivare a un pop elettronico davvero elegante. Sinusoide è un disco da scoprire fino all’ultimo dettaglio, viaggiando tra gli arrangiamenti pressoché perfetti e misurati e fermandosi ad ammirare il talento puro di questa cantautrice.
Discografia
Elisa Erin Bonomo: Once In A Blue Moon (EP) (autoprodotto, 2007)
La Cantina dei Bardi: OFFERTA LIBERA (EP) (autoprodotto, 2010)
La Cantina dei Bardi: TERZO TEMPO (EP) (autoprodotto, 2015)
Elisa Erin Bonomo: ANTIFRAGILE (autoprodotto, 2017)
Women Against Violence: W.A.V. WOMEN AGAINST VIOLENCE (UNPLUGGED) (autoprodotto, 2018)
Elisa Erin Bonomo: SINUSOIDE (Dischi Soviet Studio, 2021)
ph: Claudia Bouvier Calderone