Il modo più semplice di presentare Ani Di Franco è quello di raccontare la ragazza quindicenne che lascia casa e si mantiene suonando cover dei Beatles nei locali di New York, oppure la ventenne che fonda una propria etichetta discografica per pubblicare un disco e poi finisce per produrne una media di uno l’anno per…
Siamo a un passo dal nuovo millennio, Polly Jean Harvey, cantautrice rock inglese, si è già fatta notare abbondantemente con lavori asciutti e scuri come Rid Of Me e To Bring You My Love. Attraverso questi album ha imposto l’immagine di una dark lady misteriosa e inaccessibile che riesce a cantare le paure ed i…
Questa volta voglio fare una piccola eccezione: quello di cui vi parlerò non si può definire un album in senso stretto, almeno per quel che riguarda la concezione moderna di album, che prevede un insieme di canzoni raccolte intorno ad un’idea discografica precisa.
Sono pochissimi gli artisti di cui ricordiamo il momento esatto in cui li abbiamo conosciuti.
Nel mio caso una di questi è Feist, brillante cantautrice canadese.
Ero in vacanza a Dublino con la mia ragazza, entrammo in un negozio di dischi per dare un’occhiata e rimasi così folgorato da quello che stavano passando in filo…
Un genere impossibile, uno spazio dell’immaginazione dai confini liquidi, un racconto cromatico e multiforme, idee musicali che cercano collocazione attraverso la fuga.
Farsa di Silvia Perez Cruz sembra infatti voler scansare ogni tentativo di classificazione, muovendo i passi dal folklore, dall’odore di terra, per trovare rifugio (forse nascondersi?) nelle viscere, nel sangue.
La musica di St. Vincent è forse un caso unico. Un addizionarsi di voci narrative e di idee musicali che cercano spazio lottando tra di loro, un avvicendarsi di contrasti plateali che generano un’immagine mai completa.
Chiedo scusa, non riesco ad iniziare questa rubrica senza una nota personale. Mi risulta impossibile scindere un discorso riguardo l’opera di Alice Phoebe Lou dalla naturale simpatia che provo per la sua storia.