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GUIDI ALL’ASCOLTO #6 | PJ Harvey – Stories From The City, Stories From The Sea

PJ Harvey – Stories From The City, Stories From The Sea
di Luca Guidi

Siamo a un passo dal nuovo millennio, Polly Jean Harvey, cantautrice rock inglese, si è già fatta notare abbondantemente con lavori asciutti e scuri come Rid Of Me e To Bring You My Love. Attraverso questi album ha imposto l’immagine di una dark lady misteriosa e inaccessibile che riesce a cantare le paure ed i fantasmi della sua epoca con cruda sensualità.

Quando nel 2000 esce Stories From The City, Stories From The Sea il pubblico di Pj Harvey non può che rimanere sorpreso.

Pur rimanendo centrale l’approccio minimale alla scrittura, le melodie risultano più morbide e lineari che in passato, il suono è ancora rock, ma più luminoso, gli arrangiamenti suonano più maturi, si è perso completamente lo spirito punk, le liriche parlano d’amore.

I continui riferimenti alla ricerca di una possibile felicità nella vita di coppia fecero pensare ai più che questo disco non fosse altro che la rappresentazione di una relazione affettiva.

Non si può negare che l’amore sia la tematica posta al centro del discorso, ma Stories From The City, Stories From The Sea è molto di più.

I personaggi raccontati nelle 12 tracce sono sfaccettati e carismatici, ad un ascolto più attento è impossibile ridurre il contenuto ad un soggetto solo. Polly Jean qui, non sta raccontando semplicemente la sua storia d’amore, piuttosto racconta l’amore attraverso 12 storie, alcune ambientate nella city (New York City, per precisione), altre nel mare, inteso come luogo turbolento dell’anima, astratto ed introverso.

Il disco si apre con le chitarre distorte di Big Exit. In questo episodio le atmosfere grunge sostengono una melodia urlata. Una donna racconta un amore ambientato a New York senza alcun tratto fiabesco, anzi, ribadendo la necessità di avere con sé un arma per affrontare i rischi quotidiani della metropoli.

PJ Harvey decide di lasciar cantare a Thom Yorke (Radiohead) quella che forse è la canzone più riuscita del disco. In This Mess We’re In due amanti si confrontano sull’affievolirsi dei sentimenti che li avevano tenuti insieme. La cinica lucidità del testo contrasta con l’intensità dell’interpretazione. PJ si manifesta con una parte recitata sul finale della canzone e occupandosi del coro nei ritornelli. L’alchimia tra le due personalità e tra gli ingredienti dell’arrangiamento fanno di questo brano un piccolo capolavoro.

Nel disco emerge un carattere rock e sensuale che trova il punto massimo di espressione nella travolgente This is Love.

Gli ultimi minuti ci riportano dolcemente fuori dal mare, dall’introversione e dal tormento della passione con la bellissima melodia di We Float, mentre la voce continua a ripetere (ripetersi?) “we’ll float, take life as it comes”.

GUIDI ALL’ASCOLTO #6 |PJ Harvey – Stories From The City, Stories From The Sea

Crediti:

L’immagine di copertina è una illustrazione di Federico Russo