Skip to content Skip to footer

GUIDI ALL’ASCOLTO #1 | Alice Phoebe Lou – Glow

Alice Phoebe Lou – Glow
di Luca Guidi

Chiedo scusa, non riesco ad iniziare questa rubrica senza una nota personale. Mi risulta impossibile scindere un discorso riguardo l’opera di Alice Phoebe Lou dalla naturale simpatia che provo per la sua storia.

Una cantautrice atipica, che giovanissima si trasferisce a Berlino, inizia a mettere alla prova le sue canzoni esibendosi in strada e, anche dopo il successo internazionale, continua a rifiutare le offerte delle grandi case discografiche, preferendo una più libera autoproduzione.

Questa naturale propensione verso l’indipendenza permea tutta l’opera di Alice ma, se possibile, si manifesta in modo ancora più evidente nel suo ultimo lavoro Glow, una raccolta di 12 tracce uscita nel Marzo 2021.

Glow è prima di tutto un disco dal fascino retrò, con una sonorità profonda che ricorda le produzioni degli anni ’60. Non a caso la scelta è stata quella di registrare tutto su nastro, metodo di altri tempi che conferisce un particolare calore alla produzione.

Alice Phoebe Lou sembra portare le sue canzoni nel suono del disco e non il contrario, le idee musicali sono minimali e ipnotiche, una volta entrati in un’atmosfera non se ne esce, le armonie non evolvono fino a che non sono state spremute di tutto quel che riescono ad evocare.

È in questo universo rarefatto che la sua voce rende al meglio. Una vocalità maturata negli anni, sospesa come nei suoi primi lavori ma più ricca di sfumature.

Proprio a questo strumento sembra affidata tutta la tensione narrativa. Dove infatti gli arrangiamenti risultano ipnotici, lo voce va a sottolineare espressivamente il racconto, l’importanza di ogni singola parola, come se la melodia contenesse una storia a sé, una storia nella storia.

Questo è anche il disco in cui Alice si concede di più, raccontandoci le piccole e grandi paure di tutti i giorni, le debolezze, quelle che si confidano a un amico, ad un diario o forse a se stessi poco prima di dormire.

Non per caso il primo brano si intitola Only when I, come a chiarire la natura profondamente autobiografica del lavoro, canzone ricca di una intima e magnetica sensualità.

C’è spazio anche per momenti più ritmici e coinvolgenti, come la titletrack Glow, o addirittura giocosi e provocatori come in Dirty Mouth.

Spendo volentieri qualche parola in più per How to get out of Love, canzone ridotta al minimo, una voce, due chitarre, quasi fosse un live, momento speciale in un disco che sembra proprio contenere tutta la magia di un’esibizione dal vivo.

GUIDI ALL’ASCOLTO #1| ALICE PHOEBE LOU – GLOW

Crediti:

L’immagine di copertina è una illustrazione di Federico Russo