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PsicoCose #18 | INTELLIGENZE MULTIPLE

INTELLIGENZE MULTIPLE
di Martina Baiocchi

Questo mese ci tenevo a darvi una prospettiva differente rispetto al concetto di intelligenza, a cui ancora oggi siamo abituati a pensare come unico e pensiamo che possa catalogarci; ma se invece di un’unica intelligenza ampliassimo la nostra visuale e ne considerassimo diverse? 

Negli anni ’80 Howard Gardner ha voluto mettere in discussione il modo in cui veniva intesa l’intelligenza. La nozione comune in quel tempo (spesso ancora oggi) vedeva l’intelligenza come una “capacità o potenziale generale che ogni essere umano possiederebbe in misura più o meno grande”. A ciò si aggiungeva l’assunto che essa potesse essere misurata da strumenti verbali standardizzati, quindi con risposte brevi a batterie di domande. Una delle inevitabili conseguenze di queste concezioni era una classificazione della popolazione sulla base del Quoziente Intellettivo (QI), ovvero una suddivisione delle persone basata esclusivamente su abilità logiche e linguistiche. 

Gardner ha proposto di considerare un insieme di capacità e competenze molto più vasto e più universale di quelle che venivano solitamente considerate, proponendo anche di definire il concetto di intelligenza come una capacità di risolvere problemi e un insieme di processi e abilità specifici che si trovano in ognuno di noi in una forma potenziale, ovvero in attesa di espressione e realizzazione.

Egli ha individuato sette competenze umane: logico-matematica, linguistica, cinestetica, musicale, spaziale, intrapersonale e interpersonale. Le prime due sono quelle più largamente studiate e quelle che continuano ad essere sviluppate durante le ore di insegnamento scolastico; le successive tre (cinestetica, spaziale e musicale) si riferiscono a modalità di elaborazione delle informazioni tramite l’utilizzo del corpo, dello spazio e degli oggetti che ci circondano, e di aspetti musicali; le ultime due sono state definite dallo stesso Gardner come intelligenze personali o emotive e riguardano le capacità introspettive di un individuo e quelle di relazione e di comprensione degli altri. 

Ricerche successive hanno evidenziato l’esistenza di altre possibili intelligenze: naturalistica, esistenziale, spirituale e morale. In ogni caso, come è stato inizialmente difficile trovare una definizione generale di intelligenza, anche trovare un numero definito e definitivo di intelligenze è complesso e sembra dipendere da valutazioni soggettive e da fattori socio-culturali.

La teorizzazione di una molteplicità di intelligenze implica che ognuno di noi possieda una costellazione di due o tre intelligenze che spiccano maggiormente rispetto alle altre e che guidano il nostro modo di vedere e di stare nel mondo. Quindi, è importante sottolineare che non siamo tutti uguali e non siamo facilmente paragonabili in termini di intelligenza. Ognuno può avere un proprio talento, una propria predisposizione e una prospettiva da cui comprendere e interagire con il mondo esterno. Questi aspetti, però, vanno sviluppati e per farlo è necessario avere una buona motivazione, ma questo è un aspetto che approfondiremo il prossimo mese. 

Crediti:

L’immagine di copertina è una illustrazione dedicata di @chimbo.gne [IG]