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PsicoCose #1 | Nelle giuste mani

PSICOCOSE | NELLE GIUSTE MANI
di Martina Baiocchi

Benvenuti su PsicoCose: un’occasione di pausa e di riflessione su quello che accade e su ciò che noi proviamo nel vederlo accadere.

Non possiamo parlare di tutto ciò che avviene nel mondo, chiaramente, quindi ci soffermeremo su una vicenda o un tema che ci sembra importante, nella speranza che funga da punto di partenza per tante altre riflessioni su molti altri ambiti diversi.

Questo mese vorrei riflettere insieme a voi su una vicenda che ha avuto luogo nella seconda puntata di X Factor e riguarda una concorrente. Casadilego (Elisa Coclite, 17 anni) ha ammesso, in un videoclip che riassume il lavoro della settimana precedente alla puntata, di non riuscire a rivedere le sue performance. Questo perché, dopo la sua prima apparizione in tv, ha ricevuto diverse critiche e commenti negativi sui social riguardo al suo aspetto.

Al momento del giudizio della sua esibizione Emma Marrone, visibilmente commossa, fa un discorso in cui dice di ammirare l’integrità della ragazza nel non essersi omologata agli standard di bellezza che vengono proposti sui social e le consiglia di rimanere così com’è, perché è bellissima. A ciò aggiunge: “Ti auguro di avere sempre la luce per vedere le mani giuste nelle quali stare. Il lavoro della musica è bellissimo ma anche molto complicato. Ti auguro di finire sempre nelle mani giuste”.

In questo caso non possiamo non riconoscere il fenomeno del body shaming, ovvero il fatto di deridere qualcuno per il proprio aspetto fisico, il quale non consiste solo in critiche negative, ma anche in commenti non richiesti e fuori luogo, rispetto al contesto, sull’aspetto di una persona (per es.: “sei dimagrita?”). Questo tema ormai è molto noto e non è mio interesse approfondirlo in modo tecnico, piuttosto credo sia importante sottolineare il fatto che molti di noi possono sentire rappresentata una parte di sé in questa vicenda. Perciò, non possiamo abbandonarla lì come l’ennesima notizia, come un fatto che non ci riguarda, perché anche se i protagonisti sono persone famose, questi episodi capitano a chiunque, donne o uomini, nella vita di tutti i giorni. Le domande che vi propongo sono: che tipo di pensieri e di emozioni ci suscita? Come affronteremmo noi questa difficoltà?

Penso sia importantissimo non lasciare cadere questi argomenti nell’ombra e continuare a condividere esperienze, così che chiunque le viva possa sentirsi meno solo e senta il coraggio di affrontare, a sua volta, ciò che non lo fa stare bene.

Dal punto di vista individuale si può partire cercando di abbracciare i principi del movimento body positive, il quale si ripropone di abbattere gli standard di bellezza e di far riconoscere ad ogni corpo il proprio valore. È importante mostrarsi per quello che si è senza lasciarsi colpire dai commenti, continuare a lavorare sulla propria autostima e cercare sempre un contesto di vita, di lavoro o di amicizia che offra il giusto sostegno e la giusta accoglienza che ognuno si merita.

Tutti ci auguriamo di trovare le mani “giuste” (non solo nel mondo della musica) di cui parla Emma, ma possiamo iniziare riconoscendo che spesso possono essere proprio le nostre. Siamo noi che per primi dobbiamo proteggerci e poi individuare chi può aiutarci nel farlo.

 

Crediti:

L’immagine di copertina è una illustrazione dedicata di @chimbo.gne [IG]