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Andata e Ritornello #2 | MILKY WAY – Sara Jane Ceccarelli

ANDATA E RITORNELLO

Di Michele Neri

Questa rubrica è un viaggio, anzi più viaggi. Perché si va avanti e indietro più volte in un album prima di parlarne, ecco spiegato il titolo scherzoso.
Il viaggio è guardare dal finestrino l’orizzonte coi suoi confini sfumati dal movimento, è fermarsi ad ammirare un tramonto e lasciare entrare le emozioni, è passeggiare nel centro storico seguendo, come fossero sassolini di una fiaba, i segnali che l’artista ci ha voluto lasciare per seguirla nel suo cammino, nel suo itinerario. Perché l’artista è sempre in viaggio da sola. Da sola ma con la voglia irresistibile di condividere il suo percorso. Di farsi raggiungere.

Sara Jane Ceccarelli

MILKY WAY – Short Stories Between The Earth And Stars
Parco della Musica Records, 2021


Ha un passato brillante da interprete Sara Jane. Poi qualche anno fa ha voluto cimentarsi con la composizione ed è cresciuta e migliorata. Ha messo a fuoco il suo talento con COLORS – Story Of A Girl Who Wanted To Record An Album (evidentemente le piacciono i sottotitoli) ma è con questo MILKY WAY che lo stesso talento esplode. Poi c’è la complicità di Edoardo Petretti, co-autore di parte del materiale e attento produttore e arrangiatore di un album che per la stessa natura del progetto, presentava parecchie insidie. Perché parlo di insidie? Sara Jane è una cantante dalle indubbie capacità, di Petretti si conosce ormai bene la capacità di amalgamare suoni e di restituirli con modalità avvolgenti e mai invasive, ma anche il suo talento come pianista e, in genere, polistrumentista. Il resto della band di Sara è formata di musicisti molto collaudati: il fratello Paolo, chitarrista dal curriculum sfavillante, Lorenzo De Angelis, Giacomo Nardelli e Matteo Dragoni, formano il resto di una sezione ritmica pazzesca.

La sfida, secondo me vinta alla grande da Sara, è stata quella di proporre un disco di respiro internazionale, fatto di composizioni che non perdessero minimamente un certo sapore mediterraneo, che non cascassero in trappole di facile manierismo, basato solo sulle indubbie qualità tecniche dei protagonisti. E si capisce subito, sin da I Forgot Love, composta dalla sola Ceccarelli, che si fa sul serio: classico e moderno, melodia e ritmo, tutto insieme senza pestarsi i piedi, forse è il brano manifesto dell’album. Non perché sia il più bello dell’album anche se è sicuramente tra i più riusciti, il livello è mediamente molto alto, ma perché illustra, secondo me molto bene, il risultato che si è raggiunto (non so se era l’obbiettivo iniziale di Sara Jane ed Edoardo), cioè quello di un mix perfetto tra anima e tecnica. Say Africa mette in evidenza la chitarra elettrica di Paolo Ceccarelli e la ritmica di Nardelli e Dragoni guidati dal pianoforte dello stesso Petretti. Nel finale, bellissimo, troviamo uno dei tre musicisti ospiti, Alessio Bernardi con il suo flauto. L’intro di Lorenzo De Angelis accompagna la voce di Sara in There Was An Innocent Dog fino all’ingresso di una ritmica delicata e di una tastiera che rimanda a certe atmosfere di fine settanta. È una delle cose più delicate dell’album e ben contrasta il lato più funky che emerge qua e là. Le chitarre di De Angelis e Ceccarelli, il violoncello di Angelo Maria Santisi sono i protagonisti, assieme alla voce della titolare, delle atmosfere soffusamente prog di The Silent Choir (Children’s Song no. 3), composizione del grande pianista Chick Corea cui Sara Jane Ceccarelli ha adattato le sue liriche in inglese. Si cambia registro con l’intro distorto che prelude alla ritmata I’m Being Zagazagaze (brano solo di Sara Jane), brano per nulla semplice dalla formula ritmica abbastanza complessa che si risolve in un ritornello decisamente accattivante. Del tempo che passa la felicità è la cover di un brano di Francesco Motta tratto dal primo album del cantautore che Sara Jane traduce in inglese. L’arrangiamento di Petretti è superlativo e rende un servizio davvero importante a questa bella canzone. Decisiva anche una grande interpretazione di Sara Jane Ceccarelli così come una prova perfetta dei musicisti con Paolo Ceccarelli in gran spolvero: un attitudine country la sua in questo brano davvero gradevole da ascoltare. Si continua con la title-track, Milky Way, altro episodio di classe con la bella tromba di Francesco Fratini in evidenza e con Im-Perfect, brano composto dalla Ceccarelli con Lorenzo De Angelis, grande protagonista con chitarra e mandolino. La chiusura è affidata a due brani molto diversi tra loro: The Lady’s Already Drunk e La tua canzone. La prima ci porta nella California degli anni settanta, in una West Coast spruzzata di jazz, di blues e di un pizzico di Messico, con la cantautrice in vena di virtuosismi vocali. Un po’come se Joni Mitchell avesse incontrato Carly Simon e Linda Ronstadt. La seconda canzone è una perversa ballata cantata in italiano. Perversa perché dopo aver goduto del respiro internazionale dell’album, Sara Jane Ceccarelli rimette tutto in dubbio con questa bellissima canzone, magistralmente interpretata nella lingua nazionale. Potrebbe essere un segnale di future scelte artistiche oppure un semplice episodio isolato e per questo posto in chiusura di un album davvero riuscito. Comunque vadano le cose, Sara Jane partirà da un grande album per qualsiasi percorso artistico vorrà seguire in futuro; noi avremo la consapevolezza di avere la possibilità di ascoltare un’artista straordinaria, costantemente alla ricerca di alzare il livello della sua proposta musicale. E siamo consapevoli che in questa sua ricerca, in questa sua crescita, a guadagnarci saremo noi.

Discografia

Med Free Orkestra: BACKGROUND (iCompany, 2014)
Afrikan Movie / Background / Bulkanian / Chueca / Muoviti / Ballata di San Lò / Dondolo il mondo / Ederlezi / Hora cu stringatu / Pizzica dello scafista

Orchestra Nazionale Giovani Talenti: MA CHE CI FANNO LE FOGLIE NEGLI ARMADI? (Camilla Records, 2015)
Come d’autunno sugli alberi le foglie / Dedicato a ìJelly Roll / Mis(s) Tango / Trasparente / La legge è uguale per tutti / Rumori mediterranei / From G To G / News? Lewis! / Habla del sur / Ce la posso fare / Passi

Med Free Orkestra: TONNOSUBITO (iCompany, 2016)
Toonosubito / Balla / Social / Kemo Sanyang / Mamma ha detto andiamo al mare / Meglio cantare / Marika / Nessuno / Esperanto / La sposa di cera / Try It! / Flor de amor

Sara Jane Ceccarelli: COLORS (Story Of A Girl Who Wanted To Record An Album) (iCompany, 2016)
Nothing Really Ends Before We Die / Winter Lady / The Man Who Drew Bodies In The Water / Only Me (And Who Doesn’t Bother Me) / Tea In The Sahara / Rescue Yourself / Colors / Tango para decirte adiòs / Be Human / Il buco nel cuore

Artisti vari: YAYLA – MUSICHE OSPITALI (Appaloosa Records, 2018)
Deportee (Plane Wreck At Los Gatos) – Sara Jane Cacceraelli & Paul-Jones Kokoku

Sara Jane Ceccarelli: MILKY WAY (Short Stories Between The Earth And Stars) (Parco della Musica Records, 2021)
I Forgot Love / Say Africa / There Was An Innocent Dog / The Silent Choir (Children’s Dog n°3) / I’m Being Zagazagaze / Del tempo che passa la felicità / Milky Way / Im-Perfect / The Lady’s Already Drunk / La tua canzone

 


Crediti:

Foto: Fondazione Musica Per Romak – Musacchio, Ianniello, Pasqualini